Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Quell'estate al castello

213740
Solinas Donghi, Beatrice 20 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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Quell'estate al castello

c'era un muraglione a terrapieno, molto alto. Le grotte erano scavate lí dentro. La prima dunque era piú una nicchia, grande grande ma non tanto

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, cosi è piú palpitante. Intanto torniamo al castello, dove anch'io stavo passando i miei guai. Erano cominciati all'ora della prima colazione, quando

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da fare i gattini. Non li fece, però. Anzi, ecco che di botto le esce fuori una voce tutta diversa da prima, chiara e fredda. E quel che disse con la

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Remigio che suonava il gong per annunciare che il pranzo era pronto. Mi son dimenticata di dirlo prima che avevano quest'uso; era una cosa stilé ma

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elegante, anche se l'avessi avuto, non mi sarebbe servito granché. Alla fine mamma si convinse, però ci tenne assolutamente a farmi un vestito nuovo prima

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addosso a prima vista. Io non mi sentivo mica giudiziosa, dentro. Avventurosa, piuttosto. Leggevo sempre i giornaletti d'avventure di mio fratello

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di gomma. - Domani. Né io né lei immaginavamo nemmeno lontanamente quanti giorni invece sarebbero dovuti passare, e quante cose succedere, prima che

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presto, prima che si alzino Remigio e le donne. Con la bicicletta non mi ci vorrà molto a arrivare a X a prendere il treno. - A X? (Era la città piú

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: - Come eri bu-u-uffa! Quando hai detto «gridando uh accipicchia», oh che bu-u-uffa eri! Prima cosa, le mollai uno schiaffone, dicendo: - Potevi ben

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Dunque la prima cosa che aveva detto a Ippolita l'impiegato della biglietteria, quello coi baffi stupefatti, era stata per l'appunto: - Viaggi sola

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Cosí la mia vacanza al castello non era finita, come avevo creduto prima. Veramente mi ero quasi aspettata che gli zii di Ippolita mi spedissero via

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importava che finisse per venir fuori da sé, il groppo sul cuore le sarebbe rimasto lo stesso e tutto sarebbe continuato come prima. Male, cioè. Senza

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con gli occhi intanto mi accennava quelle finestre. Fu la prima avvisaglia. Un brividino minimo, a quella frasetta che pareva detta per scherzo. Meno

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mise da parte: diceva che poteva servirle per la vecchiaia. Prima però fece un bel regalo per uno a tutti noi nipoti. Il mio fu una bellissima

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. Veramente, volendo andare per ordine, prima del postino con la lettera arrivò, alle nove e mezza precise, una tale abbastanza giovane con cappellino piccolo

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Ma ci sono un sacco di altre cose da dire, prima che si arrivi a quello che doveva succedere poi. Non bisogna mica credere infatti che stessimo

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più la stessa ragazzina che poco prima parlava di chiudersi in un buco nero. Facevamo un tale fracasso che. Remigio e le donne vennero fuori con tanto

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La prima cosa che successe fu che si mise a piovere. Sorpresa sorpresa: chi ci pensava piú, con quel caldo. Uscendo dalla grotta non avevamo fatto

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Mica che lo continuassimo subito, il discorso. Anzi. Prima ci fu il pranzo: una morte civile, quel giorno. Ippolita non alzava gli occhi dal piatto

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faccende solite. Io prima credevo di aver capito che fosse un effetto di beata superiorità. Come se pensasse: poveretti voi che continuate a fare la stessa

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